Le Crociate nel Levante del 300 e 400
Siamo abituati a considerare le Crociate tra il 1095 e il 1291 come le uniche. Ci furono tuttavia dei tentativi successivi degni di nota, specialmente se si considera non solo Gerusalemme ma l’intera area di conflitto dall’Africa alla Turchia. Nel 1365 il re di Cipro, con l’aiuto di Venezia e dei Cavalieri Ospitalieri conquistò Alessandria d’Egitto, Tripoli in Libano e Tartus in Siria, salvo poi abbandonarle (crociata alessandrina), a cui seguì nel 1366 quella conte di Savoia Amedeo IV, rivoltasi però verso la Turchia con la conquista di Gallipoli e delle coste bulgari, cedute ai bizantini (crociata savoiarda). Nel 1390 Luigi II di Borbone, nobile francese, partecipò coi genovesi (intenzionati a punire i corsari ma vendendola come una “crociata”) nella conquista di Mahdia, in Tunisia, vincendo e reggendola per quattro mesi (crociata berbera). Seguirono poi due crociate, una a Nicopoli, dove i crociati (imperiali, sabaudi, svizzeri, boemi, francesi, borgognoni, ungheresi, croati, bulgari, veneziani, genovesi, polacchi, inglesi, catalani, aragonesi, portoghesi, navarri, bizantini, teutonici e ospitalieri) furono sconfitti dai turchi-ottomani nel 1396, e la seconda a Varna, tra il 1443 e il 1444, che vide la vittoria ottomana contro polacchi, ungheresi, lituani, ungheresi, serbi, croati, moldavi, bulgari, imperiali, pontifici e teutonici). Quella del 1481 (crociata portoghese) partì invece da Lisbona per liberare Otranto, invasa dai turchi. Tuttavia quando i portoghesi raggiunsero Napoli la città era già stata liberata. Facendo però un passo indietro la crociata che davvero rappresentò una vera e propria sfida fu quella di Smirne, tra il 1343 e il 1351, che vide la partecipazione, sotto l’egida del Regno di Cipro, del Delfinato, di Venezia, del Papato e dei Cavalieri Ospitalieri. La città di Smirne, in Turchia, era una colonia genovese da tempo, ma nel 1320 fu conquistata dai turchi. La crociata riuscì nell’intento, liberando la città che rimase in mano cristiana sino al 1402, anche se non indebolì significativamente la marineria mussulmana (rafforzando tuttavia quella ospitaliera)
